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      L'anno 1728 l'inquisizione di Torino ordinò che fosse restituita ai genitori una lattante battezzata dalla balia cristiana (questo fatto rilevasi da una supplica degli israeliti del litorale Friuli austriaco a S. E. R. monsignor Paolucci, legato a latere del sommo pontefice l'anno 1739).
      A Roma nel 1840 si presentò la forza armata presso i coniugi Crémieux, israeliti francesi, richiedendo una loro neonata perchè battezzata a Fiumicino. La bambina non fu voluta consegnare, e la superiore autorità, dopo matura discussione, non fece altra domanda ai genitori.
      Carlo VI imperatore concedeva l'anno 1740 agli Ebrei di Gorizia il seguente rescritto:
      «Tutti gli Ebrei assieme uniti nel nostro Friuli e litorale austriaco domiciliati, hanno umilmente, supplicato ad inibire tali attentati, con successivamente ordinare che tali creature in simile maniera battezzate debbano senza dimora ai loro genitori restituirsi, perfino che arrivati loro all'età di anni 14, siano in istato da potere da se soli eleggere una religione. Disapprovando noi ora gli attentati predimostrati tendenti contro la legge della natura e religione, ed in conseguenza volendo che gli Ebrei sopra nominati restino in tutto e per tutto mantenuti nei privilegi Cesarei a' medesimi concessi, perciò si ha clementissimamente ordinato che per primo si debba insistere debitamente affinchè vengano subito restituiti alli sopra divisati Ebrei, e nella potestà de' loro genitori, le creature nella maniera predescritta rapite, e che di presente forse vengono ancora trattenute; nell'avvenire poi sotto pena sensibile» ecc.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
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