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      Niuna controversia, niun lamento, nessun reclamo non è sorto, chè il diritto del padre di famiglia era universalmente riconosciuto, e i lumi naturali e lo spirito dell'Evangelo non permettevano di porre in dubbio. Si può dunque opporre l'argomento di Bossuet ai difensori delle pretensioni ultramontane: «Non avete per voi l'antichità, ella sta contro voi: la vostra tradizione rimonta all'undecimo secolo, a Gregorio VII. Le vostre dottrine non hanno giammai avuto l'unanimità in loro favore; si è sempre trovato qualche Chiesa e un certo numero di dottori che le hanno combattuto senza cessare di essere cattolici. Tale non è il carattere delle dottrine di fede. Esse sono ricevute dapertutto in tutti i tempi e da tutti, quod semper, quod ubique, quod ab omnibus». Noi siamo in grado ancora di apprezzare e ridurre al loro giusto valore le esagerazioni insopportabili de' nostri avversarj. «I Cattolici (dice Luigi Veuillot, grande autorità in materia di teologia e di diritto canonico), i Cattolici non potevano dubitare che la Santa Sede non avesse agito in questa circostanza con tutto il diritto, tutta la prudenza e tutta l'equità. La quistione era intiera nel diritto della Chiesa. Il senso cristiano bastava per risolverla contro i sofismi de' detrattori del potere pontificio.
      La discussione prolungandosi ci ha obbligati di richiamare de' principj troppo obliati. Si è visto ch'essi annientano facilmente (37) le considerazioni che certi giornali pretendono trarre dalla legge naturale ed anche dalla teologia (che pretensione!


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
di
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