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      Inganno! Il dovere le dicea questo; ma il cuore le suggeriva di star lontana da Emilio per metterne a prova l'amore.
      Stette quindici giorni senza andar da Cristina, senza uscir di casa, senza udir parlare di Emilio, che passava buona parte del giorno, e della notte sotto le sue finestre.
      A Cristina diceva d'essere ammalata.
      Il sedicesimo giorno si vide comparir dinanzi l'uomo - che essa amava già, senza volerlo confessare a sé stessa - pallido, cogli occhi sbattuti dall'insonnia e dal dolore.
      Egli aveva forzato, per cosí dire, la porta, ed era venuto fino ai piedi di Noemi sfidando ogni possibile caso. E quel giorno Emilio aveva acquistata la inebbriante certezza d'essere riamato da lei.
     
      In amore, quel periodo che sta fra la confessione e la colpa, è per la donna di una ineffabile dolcezza.
      Questo periodo per Noemi era durato tre mesi.
      Finalmente una sera Emilio era partito dalla conversazione della Firmiani... con una divina promessa... pel giorno dopo.
     
      Il mondo, che, sopratutto nelle questioni di morale, si compiace qualche volta di professare delle opinioni d'una inconcepibile assurdità, fa maggior colpa alla donna maritata che va a trovar l'amante, che non a quella che lo riceve in casa.
      Questa storta idea prova, come due e due fan quattro, che il mondo non bada che alle apparenze.
      Quanto a me, fra una moglie che tradisce la fede sotto il domestico tetto, violando per cosí dire l'ospitalità coniugale, e facendo respirar a suo marito e a' suoi figli l'aura del proprio adulterio; e una moglie che coraggiosa sfida i pericoli e va a nascondere altrove il proprio errore.


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La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





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