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      .. io sarei disposto a disprezzare piú la prima che la seconda, se la mia naturale indulgenza per certe debolezze non mi portasse a compatirle entrambe.
      Emilio, il giorno dopo che Noemi gli avea data quella promessa, avea lasciato il suo vecchio alloggio, ed era andato a cercarsi tre belle stanzine in una via quasi deserta, dove Noemi potesse venire sicura di non essere vista.
      Ma Noemi non era venuta quel giorno. Era passata e ripassata piú volte dinanzi alla porta del suo amante, senza avere il coraggio di varcarne la soglia.
      Ritornata a casa, insieme al rincrescimento che provava pensando al povero giovine, ch'essa amava già con tutta la forza d'un primo amore, Noemi risentí una gioia immensa di trovarsi ancor pura dinanzi a suo marito.
      Essa fu piú tenera del solito con lui.
      Se quell'anima gelida avesse avuto un lampo solo di divinazione, forse Noemi era ancora salva.
      Invece le parlò della questione d'Oriente.
      Essa lo pregò di passar quella sera a casa con lei. Il Dal Poggio sorrise, alzò le spalle e disse:
      - Che novità son queste, cara la mia Noemi? Io ho le mie abitudini... sai bene.
      Ella si fece accompagnare dalla Firmiani, e vi trovò Emilio abbattuto, ma rassegnato. Il suo contegno fe' sul cuore della povera donna un'impressione tremenda.
      Ormai non c'era piú via di scampo per lei. O fuggire lungi da Emilio... o cedere. Inevitabile dilemma!
      Promise di nuovo!
     
      Il giorno dopo il giovane amante avea tutta parata di fiori freschissimi la sua stanzina; poi due ore prima della fissata s'era messo a spiar dalle socchiuse gelosie la venuta del suo angelo.


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La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





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