Pagina (113/243)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Via, Teresa - diceva la Gigia al suo orecchio mentre Teodoro finiva di camuffarsi da Maometto - te ne scongiuro... se è vero che tu lo sappia, dillo anche a me... dillo per carità.
      - Ma se non posso in coscienza... Guai se Teodoro sapesse che mi sono lasciato sfuggir di bocca quel nome.
      - Teresa... abbi compassione di me... sii buona... Che vuoi tu ch'io ti giuri?... Io sono segreta come un sepolcro, se prometto... dimmelo, Teresa.
      - È impossibile... te lo ripeto, non posso.
      - Impossibile! Ma è impossibile piuttosto ch'io non debba saperlo... Lo sanno tutti!
      - Non è vero; non lo sanno che i sette.
      - Ma chi lo disse a Teodoro? Non già Emilio.
      - Perché dunque?
      - Perché sarebbe un infame.
      - Oh! bella novità che mi conti tu, Gigia! Che cosa sono gli uomini?
      - No; non credo che Emilio l'abbia detto; non può averlo detto.
      - Ebbene no, non fu Emilio; questa volta hai indovinato.
      - Chi fu dunque?
      - Fu Gastoni che la trovò in casa sua quella stessa sera che fu ferito; l'altro jeri sai bene?
      - In casa sua? Ah ella va a trovarlo in casa sua?... oh me meschina! - sclamò la Gigia cominciando a lagrimare.
      - Via, non farti vedere a piagnucolare adesso. Sei pur buona di accorarti per queste cose!
      La Gigia avea chinato la testa nelle palme e piangeva sommesso.
      - Sta su allegra, sciocca, che a questo mondo quando si spegne un cero si accende una torcia. Ascolta; non per metter male, ma per aiutarti nel caso, tu sai che quell'altro povero giovine è sempre a' tuoi comandi appena tu faccia un segno. E ti assicuro io che egli ti tratterà un po' meglio di quel tuo spiantato orgoglioso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





Teresa Gigia Teodoro Maometto Teodoro Teresa Teodoro Emilio Gigia Emilio Emilio Gastoni Gigia Gigia