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      - Egli pretende che in questi tempi sia meglio starsene oscuro che mettersi in vista; ma io non gli do ascolto e lo spingo... lo spingo.
      - Fai benissimo. Che cosa intende con questi tempi? Diventa forse visionario anche tuo marito, come il nonno?
      - Il nonno? Oh che dice il nonno dei tempi?
      - Eh! tu sai bene, pover'uomo! Ha certe idee! Dice che, volere o non volere, prima di morire vuol vederli a partire un'altra volta.
      - I Tedeschi?
      - Sicuro.
      - Beato lui!
      - Sarebbe la quarta; ed è per questo che non la vedremo né lui né io. Omne trinum est perfectum.
      - Oh! dimmi, e Noemi come sta dall'altro ieri?
      - Noemi; - rispose il Dal Poggio con una indifferenza che ingannò anche la Firmiani - Noemi sta piuttosto bene.
      - Lo dici in modo che lascia supporre che ella potrebbe star meglio.
      - No... voglio dire che a sentire il nonno ella sarebbe un po' triste da qualche tempo in qua... non avrebbe piú il suo buon umore d'una volta.
      Mentre cosí parlava, senza farsi scorgere, frugava nel viso a Cristina, che avea gli occhi altrove. La vide sorridere maliziosamente.
      - Lo disse anche a me; - sclamò questa.
      - Io, - continuò il Dal Poggio - gli risposi che non me n'ero accorto, e che non sapevo vedere la causa di tale imaginaria mestizia.
      Cristina fe' mostra d'essere un po' imbarazzata, e non rispose.
      Il Dal Poggio, che non s'aspettava questo contegno, si turbò; ma non volendo lasciar trapelare nulla di ciò che gli passava in cuore, ripigliò nello stesso modo:
      - È certo però che quell'osservazione del nonno mi fece accorto che infatti Noemi s'è mutata un po' da quella che era.


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La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





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