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      Se ciò che t'ho detto t'è sembrato un po' fuori dell'ordinario non è per questo meno serio.
      Noemi si vide salva. Capiva che, scongiurato il primo pericolo, non aveva piú nulla a temere. Nel dialogo che stava per avviarsi tutti i vantaggi erano dalla sua.
      - Ma, mio caro Emanuele, - diss'ella cessando dal ridere - mi concederai che dopo quattro anni di matrimonio si può essere discretamente sorpresi d'intendere per la prima volta una domanda... cosí strana.
      - Strana! - sclamò il Dal Poggio con mal celato dispetto - Non trovo nulla di strano che un marito si interessi di sapere ciò che forma il cardine dell'unione matrimoniale.
      Noemi a tanta pedanteria fu sul punto di ricominciare a ridere... e questa volta di cuore. Ma si trattenne e rispose:
      - Anche questa è una cosa nuova per me. Mi permetterai di ricordarti che tu mi ripetesti moltissime volte come l'amore nel matrimonio sia una cosa superflua, e incompatibile coi...
      - Sarà benissimo! - interruppe il Dal Poggio con una tremenda ira nell'anima - e ciò che ti ho detto allora non voglio certo disdirlo adesso... Ma io credo però di aver il diritto di chiedere a mia moglie stretto conto de' suoi sentimenti a mio riguardo. Spero di parlare con tutta freddezza, ora...
      - Mi pare, - disse Noemi con dignità, ma senza levare gli occhi in viso a suo marito - mi pare che sarebbe meglio troncare questo discorso, in cui ti assicuro, finiresti col non trovarti perfettamente dalla parte della ragione.
      - Ma Noemi... in verità... questo linguaggio... io non capisco.


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La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





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