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      Mi sembra che ogni proletario pensoso e preoccupato dei destini della sua classe sarą d'accordo nel riconoscere che soltanto cosģ occorre studiare la vita russa, come ogni altra. Tutto quanto sinora, comunemente, le delegazioni estere hanno fatto in Russia allo scopo di comprenderne la vita č un nonsenso, un'azione auto-ingannatrice, un picnic oltre confine, una semplice perdita di tempo.
      Mosca, aprile 1921.
      P. A.
      P. S. - Stimo atto doveroso e insieme gradito, da parte mia e di quanti hanno partecipato al movimento, ringraziare tutte le organizzazioni ed i compagni che hanno aiutato o cercato d'aiutare l'edizione di questo libro: la federazione dei gruppi anarco-comunisti del nord America, i compagni italiani, i compagni bulgari.
      maggio 1923.
      CAPITOLO IDEMOCRAZIA E MASSE LAVORATRICI
      NELLA RIVOLUZIONE RUSSANon si conosce rivoluzione nella storia del mondo, che il popolo lavoratore (intendo gli operai delle cittą ed i contadini poveri che non sfruttano la fatica altrui) abbia risolto in funzione dei propri interessi. Quantunque operai e contadini siano stati la forza principale d'ogni grande rivoluzione e abbiano sopportato innumerevoli sacrifici per il suo trionfo, i dirigenti gli ideologi gli organizzatori delle forme e degli scopi della rivoluzione furono, invariabilmente, non operai o contadini, ma un elemento laterale, estraneo, comunemente un elemento medio, incerto fra la classe dominante dell'epoca morente e il proletariato della cittą e della campagna.
      Sempre questo elemento nacque e crebbe sulla superficie di decomposizione (prodotta dal continuo tendere verso la libertą da parte delle masse asservite) dello strato vecchio, del vecchio sistema di governo.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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