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      E forse dopo la rivoluzione francese del '48 la classe lavoratrice, che aveva dato alla rivoluzione tre mesi di fatiche eroiche di pene di privazioni di sacrifici, ottenne la repubblica «sociale», come le avevano promesso i dirigenti? Ottenne asservimento sociale, massacri innumeri e la fucilazione di cinquantamila operai parigini, quando ultimi tentarono di insorgere contro i dirigenti che li avevano ingannati.
      In tutte le rivoluzioni del passato i contadini e gli operai riuscirono appena ad indicare le loro direzioni fondamentali, a creare la loro corrente, che fu sempre sviata e quindi liquidata dai «duci» della rivoluzione, pił intelligenti pił astuti pił informati. Le conquiste pił importanti che i lavoratori ottennero in quelle rivoluzioni - ossa spolpate, come i diritti di riunione associazione e stampa, come il diritto di scegliersi un governo - anche queste durarono brevissimo tempo, sino a quando l'autoritą nuova non si fu raffermata interamente. Dopo, la vita delle masse fu ricondotta alla privazione di diritti allo sfruttamento all'inganno, come prima.
      Soltanto nei movimenti di masse dal basso, come la rivolta di Razin o le sollevazioni rivoluzionarie dei contadini e degli operai degli anni nostri, il popolo fu padrone del movimento e gli diede forma e contenuto suoi. Ma questi movimenti che incontrarono generalmente il biasimo e le maledizioni di tutta l'umanitą «pensante» non hanno ancora vinto in nessun luogo, mentre per modi e sostanza si distinguono nettamente dalle rivoluzioni guidate da gruppi o partiti politici.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




Razin