Pagina (69/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I contadini approvvigionavano i partigiani, li rifornivano di cavalli e di foraggi, portavano loro da mangiare nei boschi quando era necessario, raccoglievano e riferivano ogni notizia sui movimenti del nemico; a volte si univano in gran numero alle brigate, cercando di realizzare con tale unione qualche determinato compito rivoluzionario, combattevano spalla a spalla con i partigiani per due o tre giorni, quindi tornavano ai campi.
      Caratteristica a questo proposito è l'occupazione di Guliai-Pole per opera dei partigiani alla vigilia della caduta dello hetman e della dispersione delle truppe austro-tedesche. Machnò occupò il villaggio con pochi uomini. Gli austriaci di stanza a Pologhi mandarono rinforzi. Durante il giorno Machnò, rimasto senza appoggio, fu costretto a lasciare il villaggio. Ma verso sera uscirono in suo aiuto qualche centinaio di contadini della zona, con i quali fu possibile opporsi a tutte le forze austriache. All'alba i contadini tornarono alle loro case temendo di essere traditi da qualche compaesano, che alla luce li vedesse nelle file dei partigiani. Così per tutto il giorno, data la superiorità del nemico, Machnò fu costretto a riabbandonare il villaggio. Verso sera attaccò di nuovo poichè i contadini gli avevano assicurato che sarebbero corsi ad aiutarlo non appena si fosse fatto buio. Rioccupò quindi il villaggio cacciandone gli austriaci con l'aiuto degli abitanti. Così continuarono le azioni per tre o quattro giorni finchè Guliai-Pole non fu presa definitivamente dai contadini insorti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




Guliai-Pole Pologhi Machnò Machnò Guliai-Pole Machnò