Pagina (84/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      L'esempio riferito č uno dei mille e mille occorsi: in esso si rispecchia limpidamente come in una goccia d'acqua la posizione reale della classe lavoratrice in una produzione nazionalizzata.
      Che cosa resta dunque ai lavoratori e alle loro organizzazioni? L'esiguo diritto di dare un voto a questo o a quel deputato ai consigli, deputato sempre succube al partito.
      Nelle campagne la posizione dei lavoratori č ancora peggiore. I contadini godono della terra che fu dei latifondisti dei principi e di altri proprietari, ma questo vantaggio č stato loro dato dalla rivoluzione, non dall'autoritą comunista. Da molti anni aspiravano tenacemente ad avere la terra e se ne impossessarono nel 1917, prima ancora della costituzione del potere sovietico.
      Se il bolscevismo fu al fianco dei contadini nell'occupazione delle terre padronali, ciņ dipese soltanto dal fatto che gli era impossibile vincere in altro modo la borghesia agraria. Ma da ciņ non consegue che l'autoritą comunista sia disposta a dare la terra ai contadini. Č vero l'opposto. Ideale di questa autoritą č l'organizzazione di una sola azienda agricola appartenente a un solo padrone, lo stato. Le aziende agricole sovietiche in cui lavorano operai e contadini salariati sono l'esempio secondo il quale l'autoritą comunista cerca di organizzare una economia agricola di stato in tutto il paese. Intorno a questo argomento i capi del bolscevismo si sono espressi in maniera molto chiara sin dai primi giorni della rivoluzione. Nel numero 13 della Internazionale Comunista, nella risoluzione sul problema agrario (pagg.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




Internazionale Comunista