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      Cacciati dalla regione i grandi possidenti, la terra era nelle mani della massa contadina. Tuttavia molti contadini sapevano che la azione non era finita, che non bastava prendere un pezzo di terra e riposarsi sopra. Le difficoltą della vita avevano insegnato loro che i nemici stanno in agguato da ogni parte e che occorre mantenersi uniti. In numerose localitą si iniziarono tentativi di organizzare la vita sociale sulla base delle comuni. Nonostante i passati rapporti di ostilitą fra i contadini e le comuni ufficiali, in molti luoghi della regione di Guliai-Pole, i contadini crearono comuni nuove, chiamandole comuni di lavoratori o libere comuni. Cosģ nei pressi del villaggio di Pokrovskoe sorse la prima libera comune «Rosa Luxemburg». I membri erano tutti dell'«infima plebe». Da principio vi entrarono soltanto alcune decine di uomini, in seguito il loro numero ascese a pił di trecento. Questa comune era stata fondata dai contadini pił poveri della localitą, e il suo nome, sacro alla memoria di Rosa Luxemburg, mostra chiaramente che nei suoi organizzatori mancava ogni tendenza di partito.
      Nella loro semplicitą e generositą popolare, i contadini volevano onorare il ricordo dell'eroina ignota, caduta combattendo coraggiosamente per la rivoluzione, ma la vita interna della comune non aveva nulla a che fare con la dottrina per la quale si era battuta la Luxemburg. Organizzata su basi antiautoritarie, con il suo allargarsi e svilupparsi cominciņ a esercitare un'influenza notevole su tutti i contadini del luogo.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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