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      Prescrivo che la presente comunicazione sia letta in tutti i reparti dell'esercito di Machnò. Copia a Kamenev, plenipotenziario straordinario del consiglio di difesa, Charhov.
      Prendere le misure più energiche per tenere il fronte. Qualsiasi indebolimento del fronte esterno della rivoluzione è inammissibile. L'onore e la dignità di rivoluzionari ci fanno restare fedeli alla rivoluzione e al popolo; la lotta fra Grigoriev e i bolscevichi per conquistare il potere non può permetterci di indebolire il fronte attraverso il quale i militi della guardia bianca tentano aprirsi un varco per ridurre il popolo in schiavitù. Finchè non avremo vinto il nemico comune, gli eserciti bianchi del Don, finchè avremo lucida e chiara coscienza della libertà che ci siamo conquistata con le armi, resteremo al nostro posto di battaglia, a combattere per la libertà del popolo, mai per l'autorità o per la viltà di ciarlatani.
      Il comandante di brigata Machnò - I membri dello stato maggiore».
      Contemporaneamente a questa comunicazione fu risposto a Kamenev con il seguente telegramma:
      «Kamenev, plenipotenziario straordinario del consiglio di difesa della repubblica. Copia al quartier generale campale, Mariupol.
      Appena ricevuta da voi e da Roshcin49 comunicazione telegrafica della mossa di Grigoriev, ho immediatamente dato ordine di tenere il fronte con immutata fedeltà, di non cedere un palmo dalle posizioni strappate a Denikin e all'altra canaglia controrivoluzionaria e di compiere intero il nostro dovere di rivoluzionari dinanzi agli operai e ai contadini della Russia e di tutto il mondo.


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Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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