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      Inoltre mandņ all'alto comando sovietico una dichiarazione scritta in cui elencņ i motivi della sua decisione la riportiamo per intero
      «A Voroscilov, stato maggiore della 14a armata - A Trotzki, presidente del consiglio militare rivoluzionario, Charkov - A Lenin, a Kamenev, Mosca.
      Con riferimento all'ordine n. 1824 del consiglio militare rivoluzionario della repubblica fu da me inviato allo stato maggiore della seconda armata e a Trotzki un telegramma, in cui pregavo di essere esentato dall'ufficio che occupo. Ora ripeto la mia domanda, e stimo dover aggiungere le seguenti spiegazioni: Quantunque insieme agli insorti io abbia combattuto esclusivamente contro le guardie bianche di Denikin insegnando al popolo niente altro che amore alla libertą e all'iniziativa, tutta la stampa sovietica ufficiale, come la stampa del partito comunista bolscevico, hanno diffuso sul mio conto notizie false, opposte alla dignitą di un rivoluzionario. Sono stato presentato come un bandito, complice di Grigoriev, organizzatore di congiure contro la repubblica sovietica, restauratore dell'ordine capitalistico. Cosģ sul numero 51 del giornale «In cammino», nell'articolo intitolato «Il machnovismo», Trotzki pone il problema «Contro chi insorgono i rivoluzionari machnovisti?» e nel corso di tutto l'articolo mostra che il machnovismo nella sua essenza č un fronte schierato contro l'autoritą sovietica, mentre non dice una parola del vero fronte machnovista contro le guardie bianche, fronte estendentesi pił di 100 verste, sul quale per sei mesi il movimento insurrezionale ha sopportato gravi perdite e ne sopporta tuttora.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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