Pagina (344/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dal «Gruppo degli anarchici russi emigrati» in generale, e da Machnò in particolare, i compagni dell'occidente si aspettavano che fossero portati a loro conoscenza i frutti dell'esperienza acquisita nei lunghi anni di lotta, per trovare una risposta ai problemi indicati più sopra: e uno dei più importanti era quello di dare al movimento anarchico una forma organizzativa solida, perchè solo così - dicevano i machnovisti - esso avrebbe contato qualche cosa negli avvenimenti futuri.
      La questione organizzativa era divenuta, per Machnò e per diversi suoi amici, quasi una ossessione. Quando nel '27 gli fu chiesto di trattare in uno o due articoli il problema specifico della «difesa della rivoluzione», egli non fece che ribattere i principi organizzativi presentati dal suo gruppo in una piattaforma,96 che aveva sollevato l'anno prima grandi discussioni in campo anarchico. Egli scriveva: «Per me l'importante (e i compagni seri e riflessivi saranno, ne sono sicuro, del mio avviso) è l'applicazione dei principi del progetto organizzativo proposto dall'Unione Internazionale degli Anarchici. Tali principi sono giusti. Occorre esortare i comunisti anarchici a studiarli nella maniera più profonda, a svilupparli, a prenderli come base dei gruppi, adottandoli nella loro organizzazione e applicandoli nella lotta dei lavoratori. Altrimenti il nostro movimento sarà condannato a subire l'influenza degli opportunisti e dei liberali che si trovano nei suoi ranghi, oppure quello degli intriganti e degli avventurieri politici di ogni sorta, capaci di parlare con eloquenza per non dire niente, ma assolutamente incapaci di lottare essi stessi e di morire per la realizzazione del nostro ideale; incapaci di trascinare con sè quelli che credono istintivamente al nostro movimento e che cercano, al momento della rivoluzione, di conquistare mediante essa la libertà e l'indipendenza, costruendo una società nuova un diritto nuovo un ordine nuovo, nel quale e per il quale ogni uomo possa affermare liberamente la sua volontà creatrice, per il suo bene e per quello dei suoi simili».97


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




Machnò Machnò Unione Internazionale Anarchici