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      Ora, questo sillogismo sarà sano, sarà ammalato; io non lo so e non lo voglio sapere. Se è sano, prosit; se è ammalato, vada pel medico; ma non lo prendo in cura io, perdio!
      Fosse aver da fare cogli apostoli d'una volta - Dio li benedica! - con loro si poteva discorrere. Chi li mandava, aveva loro date le istruzioni, come si fa sempre, ed in queste istruzioni - ancora ci devono essere in archivio - era detto che vedessero di persuadere la gente colle buone, e si preparassero ad esserne mal ricevuti e soffrirne di tutte le razze; ma non dovessero opporre altre difese fuorché la pazienza e la dolcezza, perché trattandosi di persuadere e non di usar violenza, ci voleva mansuetudine e non livore; ma ora pare che abbiano domandate nuove istruzioni, che le abbiano ricevute e che ci sia - è vero che nessuno le ha vedute le nuove - tutt'un'altra canzone; che ci sia detto chiaro e tondo: - Tutte quelle dolcezze erano buone finché stavate fuor dell'uscio e bisognava farvi aprire: ma ora che v'hanno aperto e siete entrati, e, si può dire, siete diventati di casa, mutate registro; e il primo che vi guarda di traverso, mettetelo fuor dell'uscio lui; e non basta: dategli dietro e pigliatelo a sassi, e aizzategli addosso bestie e cristiani, senza lasciargli un'ora di bene, neppure quando sia nella bara, ecc., ecc.
      Un po' po' di bagattella! e vorrebbero che io me la pigliassi coll'apostolo! Io m'ingegnerò di campare, e campare in pace se piace a Dio, e di questi gatti a pelare non me ne piglio.
      Dunque? È mezz'ora che si discorre, ed un nuovo argomento da trattare ancora non è scappato fuori!
      Vuol che gliela dica? Nelle malattie del mondo, come in quelle degli uomini, ci son certe epoche dove a voler scrivere ricette, e dar ampolle e rimedi, si fa peggio.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Dio Dio