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      Si confortino però pensando alla sua incontrastabile efficacia; e sieno certi che sarà loro l'ultima vittoria. L'istoria poi non terrà la loro paziente fermezza attuale in minor conto dello splendido valore che gli illustrò nell'assedio del '49. Se sarà piú lungo il loro soffrire, sarà pure doppia la loro corona.
      Ora dunque recapitoliamo. Se nel '21, invece di quella cieca combriccola di carbonari, che ottenne soltanto d'accendere una breve guerra civile, terminata tosto a Novara da un corpo austriaco, si fosse dato opera a conquistare l'opinion pubblica per tutte le vie di pubblicità possibili allora, quel mutamento che s'ottenne ventiquattro anni piú tardi, quello slancio unanime che incominciò nel 1845, e fu ottenuto unicamente colla cospirazione dell'opinion pubblica, al chiaro sole, poteva forse prodursi prima, e condurci a piú pronta e piú sana conclusione.
      Ma dinanzi al campo illimitato delle ipotesi mi fermo. Se può essere utile stabilire certi principî, nulla di piú vano e di piú fallace che il ricercare quel che sarebbe accaduto se si fosse operato cosí o cosà.
      Tutti i gran rivolgimenti, le grandi mutazioni politiche e sociali si fanno per necessità; si fanno per un complesso di cause che nessun intelletto può né abbracciare, né dominare: e mentre i pubblicisti si consumano a dare direzioni e precetti, la povera razza umana, simile ad un infermo nelle sue convulsioni, si abbandona a mille moti incomposti e stravaganti, dai quali la Provvidenza sa poi impensatamente far scaturire la sua salute, il suo rinnovamento e la sua tranquillità.
      Le rivoluzioni non le facciam noi: le fa Iddio; e per persuadersene basta riflettere con quali istrumenti riescono. La nostra, verbigrazia, si vede ch'Egli ha proprio voluto toglierci ogni dubbio che fosse opera nostra.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Novara Provvidenza Iddio