Pagina (453/890)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sapevo benissimo che la desolazione di ripartire subito mi avrebbe lasciato nelle solite malinconie: che a ogni modo non avrei conchiuso nulla per lo studio onde tanto poteva valere restar a Roma: ma se mi fossi lasciato vincere (e spesso a combattermi congiuravano care e dolci preghiere), mi sarei vergognato di me, quale è il buono ed utile modo di vergognarsi.
      Finché uno si vergogni soltanto degli altri, la questione si riduce tutta a saperla far franca.
      Quell'andare avanti e addietro dall'aria de' monti all'aria di Roma in estate, mi minacciava seriamente le febbri, al dir di tutti. Ma per fortuna me n'uscii senza danno, e dopo quelle prime, prese in campagna verso il mare, non n'ebbi piú segno durante il mio lungo soggiorno in quei luoghi.
      È opinione de' medici vecchi del paese, che se il chinino guarisce piú presto e piú sicuramente, tanto piú nelle perniciose, la china guariva piú stabilmente. Io sarei una prova della verità di questa teoria. M'è accaduto, viaggiando la notte, scendere per dar riposo al cavallo, e addormentarmi nel cuore dell'aria cattiva; m'accadde di far nottata a Baccano, ove Alfieri scrisse il sonetto famoso "Vasta insalubre region, ecc.," luogo dove fino i rospi, credo io, hanno la terzana, e tutto ciò non mi portò conseguenze.
      Cosí avessi presa quartana e perniciosa, e potuto guarirmi invece di quel peggior male che avevo addosso!
      Ritornato alla mia solitaria locanda il lunedí mattina, e a pensare che sei giorni eterni avevan da passare!.... mi pareva che io non sarei mai vivo per vederne il fine.
      Villeggiavano in Marino il marchese Venuti romano ed il conte Roberti e sua moglie, di Bassano nel Veneto, ambedue artisti. Il primo, essendo assai ricco, lavorava poco o nulla; il secondo invece pittore di caseggiati molto stimato, con famiglia, e di ristretta fortuna, lavorava assai.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Roma Roma Baccano Alfieri Marino Venuti Roberti Bassano Veneto