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      .. ma, per quanto dipende da voi, procurate di rimediare... è importante che osserviate se la signora Duchessa s'è alterata contro la contessa Ranzoni, che è però una dama rispettabile e fa molta carità... che osserviate se le manda ambasciate, se ne riceve da lei... se vengono nuove persone in casa... se quelle che venivano diradano... tutto ciò può esser conseguenza della vostra intemperanza di lingua, figliuola, e colla vostra diligenza a osservare ed avvisarmi potrete darmi il modo di riparare con carità e con prudenza al male che avete fatto.
      ROSA. Si figuri, Vostra Paternità, farò tutto il possibile e osserverò... quantunque... veda son una povera donna... ma onorata... mi pare quasi...
      PADRE MELINI (sorridendo con protezione). Vi pare che cosa?
      ROSA. Mi pare... di far la spia...
      PADRE MELINI (ridendo con compassione). Povera figliuola!... Cosa mai vi vien in capo? Far la spia! quando procurate quello che comanda la carità, mantener la pace tra le famiglie, impedire che nascano zizzanie tra due delle dame piú rispettabili della città! Sapete che cos'è far la spia? Ridire le cose che non son vere. Ma quando ridite la verità... Oh, questo sí, bisogna dirla tutta, tutta la verità... Non è piú far la spia. Far la spia è una brutta cosa e, secondo voi, sarebbe una brutta cosa dire la verità, mentre invece è dovere d'ogni cristiano, e tanto piú quando si tratta del bene del prossimo.
      ROSA. Eh, che vuol che dica, lo vedo, ora ha ragione! Quando si dice! certe cose che paiono una montagna, e poi quando ve le spiegano, come fa Vostra Paternità, che parla cosí bene, si spiana tutto...
      PADRE MELINI. Sicuro, figliuola, certe cose non le potete capire, e ci vuol docilità come avete voi; e la docilità verso i superiori, verso quelli che Dio vi da per guida, salva da molti peccati, figliuola.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





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