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      Poi già non c'è altra gente in foresteria. A un'ora di notte tutte le monache sono a letto: se sapete fare, potete venir qui verso le tre ore, e portar via la forestiera, ed esser già un miglio in mare prima che pensino ai fatti vostri: i cani li chiuderò: agli uomini miei ho dato licenza; e vi so dire che chi li vorrà stanotte, dovrà cercarli per l'osterie di Barletta. Così siete serviti; ma badate, e ditelo a quel vostro diavolo di compagno, che badi a' fatti suoi, e che non fo conto di perder la provvisione che mi dà la badessa, per quei pochi fiorini; perciò operate con giudizio; che, se la cosa finisce male, ho già pensato il modo di buttar la broda addosso a voi altri, e di aver le spalle al muro. Patti chiari, amici cari.
      Boscherino, al quale era diretto tutto questo discorso, tirando leggermente al conestabile la punta d'un mostacchio, gli disse, scuotendo il capo:
      - Per buttar la broda addosso a quello che fa far quest'impresa, troppo l'avresti a buttar alta, e ci vuol altro braccio che il tuo. E ringrazia San Martino che il castello di Barletta è lontano, ed un tale che è là non t'ha potuto sentire, che ti so dire, siamo in aprile e ti farebbe parer gennajo. Da' retta a me, fratello: di tutto questo fatto, vada bene, vada male, meno ne parlerai, meglio sarà per te.
      Martino che era stato al desinare dato da Consalvo in Barletta, e v'aveva bevuto in modo che si sentiva in petto un cuor di leone, rispose senza sbigottirsi:
      - Ed io vi ripeto che non ho una paura al mondo; e se mi son piegato a farvi questo servizio, l'ho fatto più perchè tra soldati si usa così, che per quei pochi ducati; e non mi sento di romper il collo e perder il pane per chi non conosco: così ve lo dico chiaro: abbiate prudenza, che se siete scoperti, saprò come fare a discolparmi; e di quegli che fa far quest'impresa, sia chi si vuole, quando sono nella mia torre, me ne rido.


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Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta
(Racconto)
di Massimo d'Azeglio
Borroni e Scotti
1856 pagine 322

   





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