Pagina (196/322)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Esso poi avea altra maggior cagione d'arrabbiarsi: eran mancate le legne; ed oltre che, non potendo coll'istessa misura continuare i fuochi, veniva a soffrire la cottura delle vivande, v'era il pericolo maggiore di non aver in ordine il pranzo per l'ora fissata, e non poterlo mandar in tavola nè ben nè male: e chi conosce quanto sia geloso l'onor d'un cuoco, potrà figurarsi in che situazione d'animo fosse quegli cui dirigeva lo Spagnuolo la sua interrogazione. Non avrebbe risposto al papa in quel momento, ma a Paredes bisognava rispondere.
      Alzò il capo e scuotendo in pugno lo spiedo diceva: - Il diavolo ci ha messe le corna, signor don Diego: il diavolo dell'inferno... questo traditore di maggiordomo m'ha lasciato mancar le legne. Ho mandato quanti di questi poltroni ho potuto levarmi d'attorno, che ne trovassero dove si poteva, ma voglion esser morti tutti, che non compare più nessuno; - e finì le parole dando quel sospiro, o vogliam dir ruggito, di chi non ne può più.
      - O legne, o non legne, - cominciò a gridar Paredes, Voto a Dios, che se non sei in ordine per l'ora fissata... majadero, harto de ajos... e venne sfilando la corona di molte simili ingiurie in ispagnuolo dirette al cuoco, il quale non potè sopportar tanto che non rispondesse.
      - O Eccellenza! insegnatemi come senza fuoco si può cuocer la carne...
      Diego Garcia non era di quei tali forti che vanno in collera contro un debole perchè ha ragione; perciò la risposta del cuoco bensì alla prima gli accrebbe la stizza, ma poi tosto conoscendo che non aveva il torto, disse:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta
(Racconto)
di Massimo d'Azeglio
Borroni e Scotti
1856 pagine 322

   





Spagnuolo Paredes Diego Paredes Voto Dios Eccellenza Garcia