Pagina (250/322)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - Madonna! per amor di Dio e della Vergine santissima, non vi domando altro che di esser levata da questo letto; buttatemi in mare, nel fuoco, ma levatemi da questo letto. Già sarà poco il disagio che vi darò... un sorso d'acqua... che mi sento ardere le viscere... e fate che io possa parlar quattro parole con Fra Mariano qui di San Domenico... ma andiamo via... lasciatemi andare...
      E in così dire s'alzò dal letto, non opponendovisi più Vittoria, che vedeva il suo volere tanto deciso; e non senza grande stento, essa e le sue donne la portarono quasi di peso su per la scaletta e l'allogarono in una cameruccia fuor di mano, ove Consalvo avea fatto rizzare un po' di letticciuolo, e quivi, spogliati i panni ed entratavi, diede un sospiro e disse:
      - Signora, Dio vede tutto, e vede se in cuore lo prego di pagarvi del bene che mi fate. Vergine, vi ringrazio. E voi signora, la quale siete cagione che almeno io non morrò disperata... solo vi prego d'affrettarvi, e mandar per Fra Mariano... Dite, che ora è? è giorno o sera? non so più in che mondo mi sia.
      - Son le cinque ore di notte, - rispose Vittoria, - e si manderà per Fra Mariano; ma lo sgomento che avete addosso vi fa temer più del dovere, quietatevi, state in riposo, cara la mia giovine, qui siete in luogo sicuro; io non vi lascio...
      - Oh no, non mi lasciate. Se sapeste che refrigerio al cuore mi danno quei vostri occhi pietosi quando mi guardano! Sedete qui sul mio lettuccio: ecco, mi tiro un po' verso il muro... no, no, non abbiate timore di darmi noja, anzi così sto meglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta
(Racconto)
di Massimo d'Azeglio
Borroni e Scotti
1856 pagine 322

   





Dio Vergine Fra Mariano San Domenico Vittoria Consalvo Dio Fra Mariano Vittoria Fra Mariano Vergine