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      Ci sia permesso aggiungere che ora, per quanto si cercasse, non si troverebbe più fra noi verun imitatore di questo sciagurato.
     
     
      NOTE:
     
      (1) E Dio mi dia mala Pasqua, e sia la prima che verrà, ecc.
      (2) Del cuoio delle sue scarpe.
      (3) Bada che senza volerlo non mi ferisca.
      (4) I guai con pane sono soffribili
      (5) Vien così chiamato un tratto di campagna presso castel S. Angelo, fra il tevere e monte Mario.
      (6) Il bambino d'Araceli, creduto miracoloso, si porta ai moribondi.
      (7) Questa ragione onde aver la vita salva, ha in oggi ancora molto potere sui così detti briganti della campagna di Roma. Chi scrive queste parole conosce un uomo che in tal modo è campato dalla morte, forse altrimenti inevitabile.
      (8) Figlia dell'anima mia.
      (9) Per Dio, voglio vedere se questo cane francese ha i denti lunghi come la lingua.
      (10) Il duca di Nemours fu morto nella battaglia di Cerignola.
      (11) Come migliori vi mandai al campo.
      (12) Napione. Dell'uso e dei pregi della lingua italiana. Lib. I. Cap. IV.


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Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta
(Racconto)
di Massimo d'Azeglio
Borroni e Scotti
1856 pagine 322

   





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