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      E senza darle tempo di rispondere, eseguii il cambio.
      Restava l'uva. Ma ormai il coraggio era venuto.
      - Senta com'è buona l'uva della nostra vigna, dissi porgendogliene la metà. Glie l'avrei data tutta, ma avevo paura d'offenderla.
      Io, volete crederlo, bambine? Io divorai l'enorme cantuccio come se fosse stato un boccone solo.
      E da quel giorno, non avrei potuto più merendare senza il pane della maestra.
     
      Povera signora Maddalena! Lei che aveva portato tante privazioni, tanti stenti, tante vergogne: lei che aveva patito la fame senza lamentarsi e senza chiedere un soldo a nessuno, non potè reggere al dolore di sapere il figliuolo in carcere. Entrò a letto con un gran febbrone e morì col suo nome sulle labbra. A me, poi, che le prestavo qualche piccolo servigio e passavo gran parte del giorno al suo capezzale, fece un cenno con la mano e balbettò: - Ah birichina!... -
      Che il buon Dio le avesse già raccontato tutto?
     
     
     
      I metalli.
     
      Attenti, bambini. Oggi dobbiamo parlare di belle cosine, di cosine che vi piaceranno certamente. Guardate bene quest'anello. Lo vedete? Mi sapreste dire di che cos'è, ossia di che sostanza è composto? - È d'oro. - Bravi! Quest'anello, infatti, è d'oro. Ed è pur d'oro il mio orologio, la crocellina che tengo al collo e la moneta che vi feci vedere giorni sono, Com'è bello l'oro, non è vero? L'oro ha un bel colore giallo, risplendente, un colore che quasi potrebbe agguagliarsi a quello del sole. Quando una bambina ha dei bei capelli biondi, diciamo che gli ha d'oro: e anche quando si vuol significare che il grano è maturo, diciamo che la mèsse è color d'oro.


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





Maddalena Dio Com