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      La vite, lasciata crescere, forma le così dette pergole o pergolati, la cui ombra ci difende, nei giardini, dalle carezze troppo vive del sole.
      Quasi sempre la vite è coltivata su terreni speciali, i quali prendono il nome di vigne o vigneti: e il ceppo è sostenuto da un palo.
      In autunno l'uva è matura: allora si procede alla vendemmia, cioè alla raccolta dell'uva.
      L'uva è versata in capaci tini, dove viene pigiata, affinchè possa versare il sugo, il quale scola da una piccola apertura, praticata in fondo al tino. Allora viene travasato in altri grandi tini, dove si riscalda da sè fino a bollire. E questa ebollizione naturale si chiama fermento.
     
     
     
      Fermentando, il sugo della vite cambia sapore e qualità. Era dolce: il fermento ha cambiato la sua dolcezza in forza, il suo zucchero in alcool. Eccolo diventato vino, quel vino che bevuto moderatamente, è la vigoria dei giovani, il balsamo dei vecchi, la salute di tutti; ma che, preso al di là del bisogno, ubriaca e fa perder la ragione.
      Bisogna dunque, saviamente usare dei doni di Dio: ma abusarne, mai!
     
      E ora io mi trovo in un bell'imbroglio. Ho promesso il grappolo d'uva al bambino più attento. E tutti siete stati attenti. Dividere il grappolo in trenta parti non è possibile. Ne toccherebbe appena un chicco per uno. Dunque? Ma perchè Gino si alza? Vuol farmi una proposta? La faccia!
      - Signora, c'è di là la povera custode della scuola, che ha la bambina malata. Vogliamo mandarglielo a lei?...
     
     
     
      La seggiolina.
     
      (Ricordi di un bambino).
     
      La signora Leonarda con quel suo fare sostenuto mi faceva rabbia e io non la potevo soffrire.


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





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