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      Ma voi mi chiederete perchè chi comanda non condanna tutti i negozianti di tabacco alla galera a vita?
      Ciò gioverebbe assai poco, amici miei, poichè dopo loro ne verrebbero degli altri... Il vero mezzo di sopprimere il commercio del tabacco, sarebbe quello... che gli uomini sopprimessero essi stessi la loro cattiva abitudine e considerassero il tabacco solamente per quel che è: un medicinale.
      Voi forse non saprete che tutti i veleni sono dei medicinali? Pericolosi per l'uomo che si sente bene, hanno la proprietà di guarirlo quand'è sofferente, e non c'è veleno il quale non corrisponda per le sue virtù sanatrici a qualche malattia.
      Il tabacco sarebbe dunque, per sè stesso, una preziosa sostanza: e non è certo sua colpa se gli uomini, abusando dei doni divini, ne hanno fatto uno strumento di malattia e, spesso, di morte.
      Il tabacco è una pianta: ha le foglie larghe, vellutate; e i suoi fiorellini, d'un bel colore di rosa, vi spiccano piacevolmente: l'odore, peraltro, è nauseante, poichè rammenta il profumo indebolito del tabacco secco.
      I dotti hanno dato a questa pianta il nome di nicotina, ed ecco il perchè: Quattrocent'anni sono, un francese che si chiamava Nicot, fu mandato come ambasciatore dal re di Francia al re di Portogallo. In questo paese egli ebbe luogo di esaminare una pianta che gli Spagnuoli avevano importata dall'America e si chiamava tabacco. Siccome era una vera novità, il Nicot, per rendersi accetto alla madre del re di Francia, le mandò del tabacco in polvere, e, disgraziatamente, anche il seme del tabacco.


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





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