Pagina (50/750)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ad ogni modo, questa s'apparecchiò nel 95, scoppiò nel 91, fu capitanata pe' romani da Mario e Silla principalmente, per gl'italici da Caio Papio. E fece, piú che niuna guerra straniera, pericolare lo Stato di Roma; continuò con successi vari fino all'88; fu terminata da Roma vincitrice col concedere i diritti domandati, prima ai soci rimasti fedeli, poco dappoi agli ostili. Grandi furono certamente l'aristocrazia, i governanti romani in vigoria; ma grandissimi in prudenza governativa, in non ostinarsi mai contro alle concessioni diventate necessarie. È vero, che quest'ultima accrebbe smisuratamente numero e forza alla plebe, la fece di potente prepotente. Ma chi può dire ciò che sarebbe succeduto senza tal concessione? Forse il fine della repubblica un cinquant'anni prima di ciò che avvenne; e il fatto sta, che tutti i governanti d'allora in poi estesero per anco quella concessione, fino ad Augusto, che la compiè concedendo la cittadinanza a tutta la penisola.
      16. Mario e Silla, Mitridate [88-83]. - Ma il peggior frutto di quella guerra fu l'esservisi rifatto potente Mario, e fatto Silla. Capo questi de' nobili come Mario de' plebei, le loro gare personali ampliarono le due parti, occuparono la repubblica intiera. Giá sul finir della guerra italica, Mitridate re del Ponto, uom diverso da ogni altro asiatico, gran cuore, gran capitano, gran nemico di Roma, aveva aperta guerra contro a lei, occupate Cappadocia e Paflagonia, vinti Nicomede re di Bitinia e un esercito romano, trucidati i romani sparsi in Asia minore, e finalmente occupata Grecia, minacciata Italia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





Mario Silla Caio Papio Stato Roma Roma Augusto Silla Mitridate Mario Silla Mario Mitridate Ponto Roma Cappadocia Paflagonia Nicomede Bitinia Asia Grecia Italia Capo