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      Roma stessa, ridotta a par dell'altre, ebbe un duca. Che diventò il terzo barbarico delle terre? Non è probabile fosse restituito ai possessori antichi italiani. Dovette essere incamerato, od anzi distribuito o preso dai duchi ed altri greci. Non n'è cenno nella prammatica del 554, che Giustiniano gran promulgator di leggi fece a riordinar Italia, e che non riordinò nulla. Del resto, da ciò e da tutta la storia vedesi, che fu un governo da stranieri lontani, peggior sempre che quello di stranieri stanziati. E il pessimo e piú vergognoso (ma non insueto a tali stranieri) fu che non seppero nemmen difender la conquista da stranieri nuovi. - Morto Giustiniano nel 565, succedutogli Giustino molto dammeno, questi richiamò Narsete; dicesi, perché non mandava danari in corte; onde sarebbe a dire la corte lontana peggiore che il governatore vicino, e richiamato questo per non aver saputo farsi abbastanza cattivo: né sarebbe insueto ciò nemmeno. Dicesi poi, fosse richiamato con quelle parole vituperose della nuova imperatrice: "che tornasse l'eunuco a far filar lane nel gineceo"; ed adiratone egli, perciò chiamasse i longobardi. I quali vennero ad ogni modo tre anni appresso.
      12. I longobardi prima della conquista. - Qui incomincia la seconda e piú lunga parte di questa etá dei barbari. I longobardi furono antichissimamente d'una gente scandinava detta vinnuli o vendeli; un terzo della quale passato il Baltico, e preso quando che fosse il nuovo nome dalle lunghe barbe o dalle lunghe aste, posarono primamente nell'isola di Rugen, poi sull'Elba.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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