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      Del resto, hassi da Paolo Diacono loro storico nazionale che "spogliarono le chiese ed estinsero i popoli"; e piú espressamente che "allora molti dei nobili furono per cupidigia uccisi; e gli altri divisi fra gli ospiti, affinché pagassero ai longobardi la terza parte de' lor frutti (frugum)" (lib. II, 32). Chiaro è: i longobardi, che sempre piú si conferman barbarissimi fra' barbari, usarono allora il modo piú barbaro di trarre il terzo non in terre separate, ma in frutti pagabili da' conquistati, ridotti cosí a servitú territoriale e poco men che personale. E quindi l'ire degl'italiani contro a questi barbari, piú acerbe che contro a nessuni de' precedenti; quindi fin d'allora un primo ricorso di un papa (Pelagio II) e d'uno stesso imperatore greco (Maurizio) a' franchi nemici de' longobardi, affinché scendessero. E scese Childeberto re d'Austrasia; esempio poscia ad altri principi franchi troppo maggiori, cagione allora che nel pericolo i duchi s'eleggessero finalmente un re.
      15. La restaurazione del regno [584]. - Innalzarono, restaurarono Autari figliuol di Clefi, fanciullo quando moriva il padre, or adulto. "Diedergli la metá delle loro sostanze per gli usi regali, da nodrirsi esso il re e coloro che aderivano a lui" (Paolo Diacono), cioè i suoi gasindi o dipendenti immediati. Essi i duchi serbarono dunque l'altra metá, e cosí rimaser probabilmente piú ricchi, piú potenti che non i soliti graf degli altri regni barbarici. Cessò poi, a quel che pare, la spogliazione disordinata de' miseri italiani; mansuefecesi la conquista.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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