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      Del rimanente, e tutti questi, ed altri non nominati, ed Ildebrando stesso, e tutto il risorgimento vennero senza dubbio dalle numerose riforme di monaci fattesi in questo secolo, da' monasteri. Ogni cosa ha il tempo suo, e non è cecitá piú nociva ad ogni retta intelligenza della storia, che non saper veder la grandezza antica delle cose impicciolite poi. - Finalmente, fu altra parte del medesimo risorgimento ecclesiastico, il risorgimento di quella che è sempre primogenita fra le arti del disegno, dell'architettura. Nei secoli stessi piú barbari, i papi edificarono per vero dire, ed ornarono chiese in Roma; ma barbaramente allora. All'incontro nel secolo decimo i veneziani incominciarono San Marco, e fu certamente grand'opera, principio di risorgimento. Tuttavia fu ancora architettura bizantina, greca, non nostra, e d'artisti probabilmente non nostri; come, del resto, quel poco che avemmo allora dell'altre due arti. Ma è monumento d'arte giá diversa, e che perciò può incominciare a chiamarsi "italiana", il duomo di Pisa, incominciato da Buschetto, italiano, nel 1016, finito nel 1092, edificato in gran parte di ruderi antichi, e in istile che non si può piú dir né romano decaduto, né longobardo, né greco, né arabo, ma quasi eclectico e giá originale. Perciocché questo fu fin da principio, nell'arti, come poi nelle lettere, il carattere dell'originalitá italiana; che ella risultò appunto dallo scegliere e prendere, onde che fosse, ciò che pareva bello ad ogni volta, senza esclusioni né impegni né quasi scuola, senza insomma quelle grettezze di nazionalitá che si vanno ora predicando.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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