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      Naufragate le navi genovesi al ritorno d'Africa sulle coste di Sicilia, ei le fece predare; era uso del tempo in casi soliti, ma scandaloso anche allora contra crociati ed alleati. Guido di Monforte, uno de' principali francesi, che aveva perduto il padre nelle guerre contra Inghilterra, trovandosi un dí in chiesa con Arrigo principe inglese, lo trucidò a personale e vile vendetta, fuggí di chiesa, e ripentito rientrovvi a tirar fuori l'ucciso pe' capegli, come gli era stato tirato il padre; e re Carlo lasciò impunito quell'arrabbiato. Poi, gli storici concordano ad accusare Carlo e i francesi di ruberie, di lussi e lussurie; tanto piú insultanti a que' repubblicani, che eran rimasti semplici e costumati fin allora, e che allora appunto (com'è notato da Dante e da' cronachisti) incominciarono a corrompersi. Poi, come succede a tutte le parti vittoriose di dividersi in moderati ed esagerati, cosí fin d'allora subito si divise parte Guelfa in quelle due suddivisioni che poc'anni appresso furono famose in Firenze sotto ai nomi di "bianchi" e "neri"; e i papi seguenti, quando furon nazionali, furono in generale moderati; e gli Angioini e francesi e lor papi furono sempre esagerati. Ed insomma, per legge naturale, inevitabile, in pochi anni gli stranieri nuovi furono odiati, certo non meno, forse piú che gli antichi. Tutto ciò incominciò a vedersi quando fu fatta finalmente l'elezione di Gregorio X [1272]; uno de' papi, che seppe far meglio insieme i due uffici di pontefice e di principe, che adoprò i quattro anni del troppo breve pontificato a far paci dentro e fuori Italia, in tutta la cristianitá, per riunirla ad una nuova crociata.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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