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      Sappiam badare ai fatti, alle date, se vogliamo spogliare i pregiudizi, rivendicar le vere glorie nostre. La lingua italiana fu l'ultima ad essere scritta delle romanze; tanto piú glorioso fu che ella n'uscisse la prima ad essere scritta, come ognun sa, meravigliosamente. - Adunque, non fu se non contemporaneamente o poco dopo agli italiani poetanti nei dialetti francesi, che, ora i medesimi, or altri scrissero ne' dialetti, cioè, piú o meno, nella lingua comune d'Italia. Poetarono cosí Duoso Lucio pisano [-1190], Ciullo d'Alcamo in Sicilia [-1200?], Pier delle Vigne il cancellier di Federigo II [-1248], Guido Ghisilieri di Bologna [-1250], Dante da Maiano in Toscana [-1275], Nina siciliana [-1280] amica di lui, e Guido Guinicelli da Bologna [-1276]. Scrissero in prosa nostra Riccardo da San Germano [-1243?], Guidotto da Bologna [-1257], Niccolò di Iamsilla [-1268], san Bonaventura
      [-1274], Niccolò Smerago di Vicenza [-1279], Ricordano Malaspini [-1281], Dino Compagni [1260?-1323]. Del resto, da tutti questi principi, da tutti questi nomi parmi chiaro che la storia, non solamente della nostra coltura in generale ma della stessa nostra letteratura, si debba incominciare un secolo e mezzo, od anche due, prima che non si suole; che non sorgessero giá né la lingua nostra né i tre grandi di essa, quasi proli senza madri create, per una di quelle generazioni spontanee e subitane, che non esistono né nell'ordine materiale né nell'intellettuale; che all'incontro lingua e grandi nostri sorgessero, come succede in tutto, a poco a poco, in mezzo ad altri fratelli e sorelle; e che se lingua e grandi nostri furon piú grandi poi che non gli stranieri per due altri secoli, questo lor progresso superiore sia tanto piú certamente da attribuirsi al solo vantaggio avuto da' maggiori nostri su' loro contemporanei, al vantaggio della libertá. - Ancora, giá accennammo esser incominciate esse pure le arti nostre un secolo e mezzo prima di ciò che si suol dire; e prima fra esse, com'è naturale e come avvenne dappertutto, l'architettura, che dá luogo poi alla scultura e alla pittura; e primo monumento di stile e artisti italiani essere stato il duomo di Pisa.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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