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      Austria aveva allora tutta Italia in sue mani; e mostrò l'intenzione di serbarne molto o tutto; e perdette l'opinione de' propri partigiani. In Piemonte principalmente, crebbe allora l'antico odio ad essa. Che piú? Per questa aviditá, Austria perdé la guerra stessa; per assicurarsi del paese ridusse la guerra campale ad assedi; furon prese Alessandria [22 luglio], Mantova [30]. Allora coll'esercito riunito, Suwarow s'avanzò all'Appennino, e vinse in gran battaglia a Novi l'esercito francese capitanato da Joubert, e, lui ucciso, di nuovo da Moreau [15 agosto]. Quindi l'esercito francese si ridusse in parte dentro e intorno a Genova, e in parte sul Varo a difendere Provenza. E giá, passati in Isvizzera Suwarow e l'esercito russo [21 settembre], Melas coll'esercito austriaco tentava Genova. - Ma mutavasi allora di nuovo a un tratto e del tutto la fortuna di Francia per l'arrivo di Napoleone Buonaparte dall'Egitto, che egli avea conquistato da due anni, e che lasciava ora senza ordini, di proprio moto, per venirsi porre a capo della mal condotta e da lui disprezzata repubblica. Addí 9 ottobre, approdava a Fréjus; addí 9 novembre [18 brumaire], distruggeva il Direttorio, e metteva invece un governo di tre consoli provvisori, se stesso, Sieyes e Ducos. Elaborata quindi una nuova costituzione con un primo consolo, che naturalmente fu egli, e due minori, Cambacérès e Le Brun; entrarono in carica il dí di Natale 1799; mille anni, dí per dí, dall'assunzione di Carlomagno all'imperio. - Quindi subito, e piú poi ne' primi mesi del 1800, seguí sotto a Napoleone quel ricalcare i propri passi la rivoluzione francese, quella, come si diceva allora, controrivoluzione, tanto temuta da tutti i rivoluzionari, tanto immanchevolmente destinata a tutti, quel mirabile restaurarsi e riordinarsi dell'amministrazione, della giustizia, delle finanze, dell'esercito di Francia, che ci fu recentemente cosí ben narrato dal Thiers; ben narrato, dico, perché nemmen egli, francese e napoleonico, ma liberale, non tace né vela ciò che vi mancò, la libertá. Lo stupore d'Europa a sí grandi mutazioni, gl'indugi degli austriaci che per otto mesi dopo la battaglia di Novi non fecer quasi nulla né in Italia né fuori, dieder agio a Napoleone ad apparecchiar la magnifica campagna del 1800. Pose Moreau ed un forte esercito in Elvezia ed Alsazia sul Reno, con ordine di passarlo; Massena e le reliquie degli eserciti d'Italia a difesa di Genova e d'Appennino; e un terzo esercito di riserva sotto Berthier nominativamente a Digione, di fatto qua e lá, dove venivan raccogliendosi le divisioni, le brigate via via; cosicché, tra il grido sparsone e il non trovarsene quasi traccia a Digione, furono ingannate le spie nemiche, credettero finzione e vanto la veritá bandita.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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