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      come da tutti molto ammirato; ma egli pure sarebbe certo fin d'ora, e rimarrebbe poi forse piú lungamente ammirato, se, tenero com'egli è della nazionalitá francese, fosse piú intendente dell'altre; se cercasse gli accordi di quella con queste, se non avesse voluto rimanere cosí stazionario (anch'egli) ai tempi del suo eroe; se avesse voluto progredire a' presenti che tendono a quell'accordo di tutte le nazionalitá cristiane. Ad ogni modo, seguí la mediazione di Napoleone in Isvizzera e la rioccupazione di lei; e tra per questi estendimenti della potenza continentale di Napoleone, e quello marittimo di Malta che Inghilterra volle ritenere a compenso, e il volersi ciascuno estender solo e non patir che s'estendesse l'altro, si ruppe la guerra nuovamente tra Francia ed Inghilterra [maggio 1803]. Seguirono, la congiura de' legittimisti francesi, George, Polignac e compagnia; la presa sul territorio germanico e la morte del duca d'Enghien, il piú vile degli atti di Napoleone [21 marzo 1804]; poi l'istituzione e proclamazione dell'imperio francese [18, 20 maggio]; e l'istituzione e proclamazione dell'imperio ereditario austriaco [4 agosto]; il viaggio di papa Pio VII a Parigi, dove consacrò il nuovo imperatore [2 dicembre], e incominciò forse a guastarsi con lui; e il regno d'Italia ricevuto, cioè preso, dal nuovo imperatore [18 marzo 1805], e poi il viaggio di lui qui, l'incoronazione a Milano [26 maggio], e le vane parole "Guai a chi la tocca!" pronunciate nel prender la corona di ferro; e Genova riunita innaturalmente, non al nuovo regno d'Italia, ma all'imperio di Francia [4 giugno]; e cosí Parma [21 luglio]; e Lucca fatta principato per una sorella dell'imperatore, giá principessa di Piombino [23 giugno]. - Austria, Russia non vollero tollerar piú; fecero la terza coalizione; strinsersi con Inghilterra, la liberarono dalla discesa a lei minacciata da due anni nella Manica.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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