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      E proposi di prendere per materia del mio parlare sempre mai quello che fosse loda di questa gentilissima.»58 Da siffatta risoluzione del giovine Poeta vennero poi e la sua prima Canzone:
      Donne che avete intelletto d'Amore,59
      e il Sonetto,
      Amore, e 'l cor gentil sono una cosa;60
      e quest'altro, che mostra lo stile non che mutato e adulto di Dante, ma superiore già a quanto facevasi da' suoi contemporanei, e modello poi al più gentile di quanti lo seguirono:
      Negli occhi porta la mia donna Amore;*
      Per che si fa gentil ciò ch'ella mira:
      Ov'ella passa ogni uom ver lei si gira,
      E cui saluta fa tremar lo core.
      Sì che bassando il viso tutto smore,
      E d'ogni suo difetto allor sospira:
      Fugge davanti a lei superbia ed ira;
      Aitatemi voi, donne, a farle onore.
      Ogni dolcezza, ogni pensiero umileNasce nel core a chi parlar la sente;
      Ond'è beato chi prima la vide.
      Quel ch'ella par quando un poco sorrideNon si può dicer, nè tenere a mente,
      Sì è nuovo miracolo e gentile,61
      Ma bella pure, e la più osservabile fra le poesie giovanili di Dante, è la Canzone citata. In un luogo del suo Poema, che avremo in breve occasione di recare,62 pare accennato, che questa non solo fu la prima canzone, ma ancora o la prima poesia pubblicata, o almeno la prima che diventasse famosa, o che desse gran nome al Poeta. Ma un cenno anche più importante trovasi nella strofa seguente:
      Angelo chiama nel divino intelletto63*
      E dice: Sire nel mondo si vedeMeraviglia nell'atto, che procede
      D'un'anima che insin quassù risplende.
      Lo ciel che non aveva altro difetto


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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