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      Ma rinchiusi insieme una volta, furono traditi da un servo, che condusse a spiarli il marito. Il quale, sforzato l'uscio, e insieme trovandoli, insieme gli ammazzò (addì 4 settembre 1289). Ed insieme poscia, restituiti in Rimini i Malatesta, furono i due corpi là riportati, insieme sepolti, insieme due secoli dopo ritrovati, intere ancora le loro seriche vesti; e insieme cantati e immortalati da Dante. Per la medesima ragione, poi, che di Ugolino, non metteremo qui il canto di Francesca, pur saputo in cuore da tutti. Nè guasteremo le poetiche incertezze, le mezz'ombre ivi lasciate da Dante, o colla narrazione minuta (sia storia o novella) del Boccaccio; o colle discussioni di esso e d'altrui intorno alla colpa dei due amanti; nè anche meno colle dispute cronologiche, troncate dal diligente e pur elegante autor del Veltro. «Ed ecco, dice questi, in sei soli mesi la sorte offerì a Dante il doppio argomento, su cui poggia sì alto il pregio dell'italica lingua, e presso tutte le nazioni suonano Ugolino e Francesca.150» Ma la sorte gli offerì altre volte altri argomenti non minori forse che questi due: onde si vuol aggiugnere, che più apparecchiato fosse allor l'animo di Dante a riceverne profonde impressioni; od anzi che le impressioni allora ricevute si facessero tanto più vive per quelle che seguirono. Chè se i grandi eventi della vita tolgono talora la memoria dei più discosti, così avvivano quella de' più vicini. E già pendeva su Dante la grande sventura della vita sua.
     
     
      CAPO SETTIMO.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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