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      Del resto, questo fatto parmi spiegare altri particolari della vita di Dante, ed esserne spiegato a vicenda. E prima, sì fatta filosofia veracemente dimostrata nelle scuole de' religiosi non potè certo essere altro che la teologia; non imparata fin allora da lui, e della quale tuttavia noi lo troviamo, se non maestro, già invaghito quando incominciò il Poema. E poi, a questo luogo della vita di lui, si riferisce più probabilmente un'altra tradizione importatrte e curiosa, tramandataci da parecchi scrittori di poco posteriori, appoggiata ad altri fatti certi di Dante ed al Poema, e che è così una delle più certe che pur ci restino di lui. Il Buti, lettore o professore in Pisa, e poi commentatore della Divina Commedia sessant'anni soli dopo la morte del Poeta, reca come cosa nota: che Dante nella sua prima età «si fece frate minore dell'Ordine di S. Francesco, del quale uscette innanzi che facesse professione.» Uno scrittore del 1500 narra, poi, che Dante vestì in Ravenna l'abito di terziario di detto Ordine, ed in esso morì; e certo è che in un luogo di essi frati ei fu sepolto: ond'è poi che il nostro sommo, amorosissimo e ferocissimo poeta trovasi annoveralo in un elenco degli scrittori Francescani.178 Finalmente, nel Poema, giunto Dante all'orlo dirupato del baratro de' frodolenti, dice così:
      Io aveva una corda intorno cinta.
      E con essa pensai alcuna voltaPrender la lonza alla pelle dipinta.
      Inf. XVI. 106-108.
      Nè importa ciò che segue, nè come tal corda già buttata da lui, facesse salir su Gerione posto a guardia di que' frodolenti, nè quale allegoria di lode o satira sia in ciò. Ma ad ogni modo, questa corda con che Dante dice aver pensato già di vincere la lonza, cioè come vedremo la lussuria, non parmi si possa interpretar meglio, nè forse altrimenti, che per la corda de' Francescani, detti allora e da lui stesso Cordiglieri, prendendo l'abito dei quali, egli pensò di vincere i conflitti in lui sorti al tempo di che parliamo.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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