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      Il figliuolo ubbidì al padre; giunse a casa di messer Bertacca, lo quale era addolorato del figliuolo ferito. Udito costui, disse: Tu fosti poco savio a venirci, e tuo padre a mandartici. Di che essendo nella sua casa un terreno allato ad una sua stalla ov'era una mangiatoia, lo fece prendere, e fecegli tagliare la mano, e dissegli: Porta la mano al tuo padre, che qua t'ha mandato. Il giovane così concio si partì, e tornossi al suo padre. Quando il padre il vide, allora, come ragionevolmente esser dovea di simile cosa, entrò nell'arme egli ed i suoi; di che molte zuffe ne seguirono, e d'una parte e d'altra ne morì, e la città di Pistoja se ne divise.»250 Narrato, poi, o accennato questo fatto da tutti gli storici della Toscana, è dagli uni posto in dietro all'anno 1286, dagli altri come succeduto poco prima del 1300.251 Ma ad ogni modo, ei fu al principio di quest'anno, che produsse il suo mal effetto in Firenze, innestando la inimicizia de' Bianchi e Neri di Pistoja, e dando i nomi a quella dei Cerchi e Donati di Firenze.252
      Imperciocchè, essendo Firenze capo della Taglia Guelfa, ella esercitava la supremazia sulle città minori di quella Taglia, e così sopra Pistoja; ed ora, temendo non se ne turbasse la parte, ella prese la signoria di Pistoja, e chiamò in Firenze stessa a confino i principali e più da temersi dei Cancellieri Bianchi e Neri. «La parte de' Neri si ridusse a casa Frescobaldi Oltr'Arno; la casa de' Bianchi a casa Cierchi nel Garbo, per parentadi ch'aveano tra loro.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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