Pagina (145/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma come l'una pecora amalata amala l'altra et corrompe tutta la greggia, così questo maladetto seme uscito di Pistoja, e stando in Firenze corruppe tutti i Fiorentini, et partilli d'insieme; chè prime tutte le schiatte et casati de' nobili, appresso tutti i popolani, si partiro, et chi lavorava l'una parte et chi l'altra. Per la qual cosa et gara cominciata, non che i Cancellieri per li Fiorentini si racconciassono insieme, ma i Fiorentini per li Cancellieri furono divisi e partiti, multiplicando di male in peggio.»253 Trovansi negli storici gli elenchi delle famiglie che seguirono la parte de' Cerchi, già Selvaggia ora de' Bianchi, e quelle che seguirono la parte de' Donati ora de' Neri.254 I quali tralasceremo come a noi meno importanti. Ma giova l'osservazione del Villani: che alla parte Bianca de' Cerchi, oltre le nomate, «s'accostaro altre case et schiatte di popolani et artefici minuti, e tutti i grandi e popolani ghibellini; et per lo seguito grande ch'aveano i Cerchi, il reggimento della città era quasi tutto in loro potere.»255 Così, mutandosi l'andamento solito delle due parti, per cui quasi sempre e per ogni dove Ghibellini erano i grandi e Guelfi i popolani; qui, all'incontro, i popolani furono se non più Ghibellini, ma meno Guelfi che i grandi: il che venne senza dubbio da ciò che vedemmo di quel mobile o tesoro di parte guelfa, che era nella mano de' grandi, e che Giano della Bella avea tentato invano di torre loro. Adunque: «la parte guelfa» (cioè il governo speciale di essa), «per tema che le dette parti non tornassero in favore de' Ghibellini, sì mandarono a Corte a Papa Bonifatio, che ci mettessee rimedio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Pistoja Firenze Fiorentini Cancellieri Fiorentini Fiorentini Cancellieri Trovansi Cerchi Selvaggia Bianchi Donati Neri Villani Bianca Cerchi Cerchi Ghibellini Guelfi Ghibellini Guelfi Giano Bella Ghibellini Corte Papa Bonifatio