Pagina (155/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Giunto a Firenze, forse con Dante, certo di giugno e così all'intorno all'entrar di que' Priori, il cardinal d'Acquasparta, Legato di papa Bonifazio, a far pace tra le due fazioni che dividevano la Guelfa Firenze, «ei vi fu ricevuto a grande onore. Et lui riposato in Firenze, richiese al Comune la balìa» (potestà straordinaria e come dittatoriale) «di pacificare insieme i Fiorentini; et per levare via le sette Bianca et Nera, volle riformare la terra, et raccomunare li offici» (cioè darli senza distinzione di parte, mentre ora li vedemmo quasi esclusivamente di parte Bianca); «et quelli dell'una parte et dell'altra ch'erano degni di essere Priori, mettere in sacchetti a sesto a sesto, et trarli di due mesi in due mesi, come la ventura venisse; chè per le gelosie delle parti et sette incominciate, non273 si faceva eletione de' Priori per le capitudini delle Arti, che quasi la città non si commovesse a subuglio, e tal hora con grande apparecchiamento d'arme. Quelli della parte Bianca che guidavano la signoria della terra, per tema di non perdere loro stato et d'essere ingannati dal Papa e dal Legato per la detta riformazione, presono il piggiore consiglio et non vollono ubbidire: per la qual cosa, il detto Legato prese sdegno e tornossi a Corte, e lasciò la città di Firenze scomunicata et interdetta.»274 Così il Villani; molto saviamente certo, per quanto possiam noi giudicare. Ma nota, che per questi che presono il piggior consiglio debbono intendersi i capi di parte Bianca, «che avevano il sopravvento, che guidavano la signoria della terra; e non forse i priori, o almeno non tutti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Firenze Dante Priori Acquasparta Legato Bonifazio Guelfa Firenze Firenze Comune Fiorentini Bianca Nera Bianca Priori Priori Arti Bianca Papa Legato Legato Corte Firenze Villani Bianca