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      «Advenne che del mese seguente di decembre, messere Corso Donali et suoi segnaci et quelli della casa de' Cerchi, et loro seguaci armati a una morta da casa i Frescobaldi, sguardandosi insieme l'una parte et l'altra, si vollono assalire onde tutta la gente, ch'era alla morta, si levarono a romore. Et così fuggendo, tornando ciascuno a casa sua, tutta la città fu ad arme, facendo l'una parte et l'altra grande ragunata a casa loro. Messere Gentile de' Cerchi, Guido Cavalcanti. Baldinuccio et Corso degli Adimari, Baschiera dalla Tosa et Naldo Gherardini, con loro consorti et seguaci a cavallo et a piedi, corsono a porta San Piero a casa messer Corso Donati, et non trovandoli ivi, corsono a San Piero maggiore, ov'era messer Corso Donati co' suoi consorti e ragunata; ai quali furono riparati et rincalciati et fediti, con onta et vergogna della casa de' Cierchi e di loro seguaci: et di ciò furono condannati l'una parte et l'altra dal Comune.»280
      Dal trovar Guido Cavalcanti ancora a cavallo in questa baruffa, si deduce che, quantunque infermo, non morì egli se non al principio del 1301. E se non m'inganno, poi, la vicinanza di tal morte di Guido all'epoca del Poema, è accennata in esso dalle dubbiezze di Dante e Cavalcante Cavalcanti. Dante dice a Cavalcante, che Guido figliuolo di lui ebbe forse Virgilio a disdegno; – e Cavalcante:
      Di subito drizzato, gridò: ComeDicesti: egli ebbe? non viv'egli ancora?
      Non fiere gli occhi suoi lo dolce lume?
      Quando s'accorse d'alcuna dimoraCh'io faceva dinanzi alla risposta,


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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