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      I Ghibellini similmente gli amavano per la loro humanità, e perchè da loro traevano de' servigi, e non faceano ingiurie. Il popolo minuto gli amava, perchè dispiaque loro la congiura fatta contro a Giano. Molto furono consigliati e confortali di prendere la signoria, chè agevolmente l'avrebbon avuta per la loro bontà; ma mai non lo vollono consentire.»282 Vedremo anche più giù fino al fine, i Bianchi aver sempre più bontà, ma meno vigore che i loro avversarii. Epperciò, molto bene furono seguiti prima, ma disprezzati poi da Dante.
      Un anno era oramai che durava questa contesa delle due parti, e già a parecchi di ciascuna erano state date tre condanne; la prima di confino, ond'erano poi tornati; le due altre di multe e prigioni. Stavansi i Bianchi soddisfatti di quel ritorno,283 e ancor della maggior potenza che avevano nel governo. Non così i Donati, quasi esclusi da esso; e meno messer Corso, il quale non che patir tale esclusione, dicesi volesse fin d'allora tutta la signoria, più per sè stesso che per la parte sua, di che non gli caleva guari più che dell'altra.284 Quindi, al principio di quest'anno 1301,285 si adunarono i capi della parte de' Donati, messer Geri Spini, messer Porco Manieri, messer Rosso della Tosa, messer Pazino de' Pazzi, Sinibaldo di messer Simone Donati ed altri lor seguaci, e ancora i Capitani di parte guelfa, congiurando per mandar di nuovo al Papa ed averne un nuovo paciero, od anzi precisamente per chiamar fin d'allora Carlo di Valois,* fratello del Re di Francia.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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