Pagina (210/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non darò esempi di esse, per non accrescere senza necessità le citazioni. Alcune sono su Beatrice morta; e a chi le cerchi, parrà forse, come a quell'editore ed a me, che comparate alle rime del Petrarca in morte di Laura, elle sieno non meno belle quanto a poesia, e più vere forse quanto ad affetto. Altre ne sono, poi, che accennano ad altri amori; e sono le più incerte di data, e se veramente di lui. Ma certi sono ad ogni modo tali amori, e di questi anni, per sua propria confessione.
      A siffatta colpa del nostro Dante torna parecchie volte il Boccaccio, e chiamala apertamente per il suo nome: «tra cotanta virtù, tra cotanta scienza, quanta dimostrato è di sopra essere stata in questo mirifico poeta, trovò amplissimo luogo la lussuria; e non solamente ne' giovanili anni, ma ancora ne' maturi.»343 E dicendo, poi, di non poter nè scusarlo nè condannarlo egli, reca gli esempi di Giove, di Ercole, di Paride, di Adamo, di David, di Salomone e d'Erode. I quali lasciando, e lasciando anche le osservazioni che si potrebbero fare rispetto alla consorte di Dante da lui così offesa, e tuttavia ingiuriata poi di soprappiù dai biografi, vegniamo a una confessione fattane da lui stesso, che meglio d'ogni altra cosa ci mostra i costumi di lui al tempo di che parliamo. Ma vedrà ognuno, quanto diversa sia tal confessione da parecchie fatte da altri con invecchiato compiacimento. Venuta meno a Dante la salutar presenza del suo primo amore, decadde egli, sì come molti, tra 'l tumulto della gioventù, delle compagnie, degli affari, delle occasioni, degli amori dammeno; ma restituito poi dall'avversa od anzi dalla sua buona fortuna ai pensieri, agli affetti solitarii, seppe, come pochissimi o niuno, tornare alla sua nativa altezza, alla moralità, alla religione, all'amore ed alla poesia: e così è che fece della propria confessione, il più bel canto che sia forse nella Divina Commedia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Beatrice Petrarca Laura Dante Boccaccio Giove Ercole Paride Adamo David Salomone Erode Dante Dante Divina Commedia Venuta