Pagina (266/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      437 Che fosse scritta prima del Volgare Eloquio e della Monarchia, è chiaro dal trovarsi in quella i germi di queste due opere, non solendo uno scrittore andar dall'idea spiegata alla confusa. Che il fosse prima della Commedia, è certo dai luoghi di questa che correggono parecchie opinioni enunciate in quella;438 e che il fosse prima del 1305, si vede dal modo in che v'è parlato, come di vivo, di Giovanni di Monferrato,* che morì in quell'anno.439 Parmi quindi che si possa tener per fermo, che qual è il Convito, fu scritto in questi primi anni dell'esilio; forse tra 'l primo vagar colla sua parte, forse al primo rifugio breve di Verona, probabilmente in questo più lungo riposo di Bologna e Padova, certo non più tardi: e risulterà anche più chiaro dall'esame dell'opera stessa, strana, puerile e da principiante nella forma, benchè pur vi risplendano di tempo in tempo tali pensieri, da non disgradarne l'autore della Divina Commedia.
      I lettori avranno, spero, a memoria quella gentildonna pietosa di cui Dante, poco dopo la morte di Beatrice, s'innamorò, e poi si disamorò, «cacciando questo mal pensiero e desiderio,» e di nuovo rivolgendo tutti i suoi pensamenti alla «gentilissima Beatrice.»440 Rammenteranno, che alcuni versi per questa gentildonna furono posti da Dante nella stessa Vita Nova. Ma oltre quelli, ei ne fece non pochi altri per lei; fra gli altri, le tre Canzoni che incominciano con questi tre bei versi: – «Voi che intendendo il terzo ciel movete,» – «Amor che nella mente mi ragiona,» – «Le dolci rime d'Amor ch'i' solia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Volgare Eloquio Monarchia Commedia Giovanni Monferrato Convito Verona Bologna Padova Divina Commedia Dante Beatrice Beatrice Rammenteranno Dante Vita Nova Canzoni Amor Amor