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      Precipita allora questo al fine in pochi versi, inadeguati, il confessa egli, al soggetto infinito della contemplazione di Dio. Maria Vergine abbassaGli occhi da Dio diletti e venerati
      al supplice San Bernardo, in segno di accoglier la preghiera; poi li drizza all'eterno Lume: San Bernardo accenna sorridendo a Dante, che guardi; ed egli già guardava, «e consuma poi la veduta» del Dio trino ed uno, finchè
      All'alta fantasia qui mancò possa.
      Parad. XXXIII. 142.
      Così finisce il Poema sacro; così, col suo perfetto corrispondere alle credenze, alla coscienza, all'interna e innata poesia de' popoli cristiani, soddisfece non solo ai piaceri, ma ai bisogni di essi; e non solo avanzò, ma d'un tratto quasi compiè il rinnovamento della poesia e delle lettere, tanta parte di quello della civiltà. E col Poema finì in breve la vita di Dante; la vita dell'innamorato, appena compiuto il suo voto d'amore; la vita del gran poeta, compiuta l'opera che 'l fa immortale: la vita del cristiano nella contemplazione ultima delle gioje del Paradiso e d'Iddio. Lieto e ben augurato passaggio, per vero dire, che è quasi impossibile attribuire al caso; e sembra, anzi, o natural effetto d'un'anima soddisfatta d'aver adempiuto quanto ella aveva a fare quaggiù, ovvero soprannaturale e quasi miracoloso benefizio della Provvidenza rimuneratrice, che abbia degnato richiamare a sè quella forte e combattuta anima al momento della vittoria, pentita degli errori, colma di opere e apparecchiata al premio.
     
     
      CAPO DECIMOSESTO.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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