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      E in somma Uguccione rimase fino all'ultimo con Can Grande, e molto operò nel farlo fare capitano generale della lega ghibellina al parlamento di Soncino, al fine del 1318.764 Ma, corsi pochi mesi, e, dopo parecchie altre imprese comuni rottasi la pace con Padova ed assediandola amendue, morì Uguccione addì 5 agosto 1319, d'infermità prese in quelle paludi.765 Lasceremo le lodi di costui al suo biografo, e quasi vorremmo poter non credere all'amicizia tra esso e Dante. Ma parendoci troppo chiare tutte le prove addottene, non improbabile si fa quindi, che Dante potesse essere, dopo la morte d'Uguccione, condotto a Ravenna dal trovarsi ivi raccolte la sorella di lui Giovanna della Faggiola, moglie o vedova di Saladino degli Onesti, con loro figliuole Catalina ed Agnesina.766
      Ad ogni modo, tutte le memorie concordano colle parole del Boccaccio in mostrarci onorato, cortese e liberale l'ultimo rifugio conceduto a Dante da Guido di Polenta. E notisi di nuovo qui: Guido, non meno che il precedente ospite di Dante, era Guelfo; ond'è tanto più da inferire essersi Dante ridotto finalmente a saper vivere con quelli di parte contraria. Ch'egli, poi, sperasse dalla protezione dell'uno o dell'altro il suo ripatriare, non sembra probabile. Chè, oltre alle ingiurie a' reggitori di Firenze e ai papi che si veggono negli ultimi canti del Paradiso, è asserita sua disperanza dal Boccaccio; e se qualche trattato di ripatriamento vi fosse stato allora, qualche notizia ce ne sarebbe stata serbata o da lui, o dal Villani, o dagli altri storici fiorentini; tutti poi vergognosi della morte in esilio di lor grande concittadino.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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