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      Tre sole edizioni certe sono della Commedia in questo secolo: due in formato 16°, una in 24°, senza commenti nè studii nuovi, ed anzi due di esse col titolo mutato di Visione di Dante. Aggiugni, che parrà anche più strano, un compendio in prosa.820 Ma allora, chi sa? o diciam pure probabilmente, era solitario ammiratore di Dante il solitario grande di quell'età, Galileo, l'ultimo dopo Dante e Michelangelo di quella gran triade inventrice, di che non uscì la pari di nessun'altra città antica o moderna; Galileo tanto più osservabile in città allora tiranneggiata e corrotta: se non che, è privilegio delle scienze naturali sorger ancora dove più non allignan l'alte grandezze, e dell'ingegno italiano saper sempre trovar nuove vie.
      Finalmente, è riconosciuto oramai, il 1700 fu per l'Italia un secolo di risorgimento; lento e poco apparente dapprima, poi glorioso per alcuni, poi interrotto, ma lice (o almen giova sperarlo) non momentaneo. Gli stati formatisi nel 1500 e languiti nel 1600, si liberarono della onnipotenza spagnuola, dandole almeno un contrappeso straniero; e in questo, qualunque fosse, respiro, si svilupparono ed ordinarono da sè. Il primo luogo fu occupato da quello che, discosto ed oscuro, non aveva anticamente quasi mai presa gran parte nelle vicende della Penisola, e non nella civiltà, ma non nemmeno nelle corruzioni di lei; uno stato, un popolo di cui pure fu lunga, lenta e rozza la gioventù; dico il Piemonte, Macedonia o Prussia italiana, quasi Fiorenza del secolo decimottavo.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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