Pagina (499/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Queste osservazioni, e quella specialmente della nota 1, eran pure state fatte dall'Arrivabene (pag. 602).
      Pag. 137. – negli ultimi giorni del 1292 o al principio del 1293.
      Nel 1293, Dante, in sul fiorire del vigesimottavo anno di sua età, ordinò le rime da lui scritte per Beatrice in un libro che gli piacque intitolare Vita Nova, raccontando ivi pure in prosa gli occorsi casi. Arrivabene pag. 600.
      Pag. 140. – Gemma.... Boccaccio è il solo antico che ne parli.
      Ne parla anche il Manetti, che chiama la Gemma morosam admodum, ut de Xantippe Socratis philosophi conjuge scriptum esse legimus; e segue: Perversos quippe uxoris mores domi tollerare nitebatur, ne foris temerarias mulierum petulantias subire cogeretur: diutius itaque stultam uxoris pervicaciam per hunc modum pertulisse dicitur etc.
      Pag. 147. – era entrata Piccarda nel rifugio verginale. Dal quale volendo trarla, non si sa per qual ragione, ec.
      La cagione per cui Corso Donati trasse del monistero Piccarda, e che il nostro Autore mostra ignorare, è appunto, come dice l'Anonimo, perchè li suoi fratelli l'aveano promessa di dare per moglie ad un gentiluomo di Firenze, di nome Rosellino della Tosa – Del resto, intorno ai Cerchi e Donati leggi il Capitolo che ad essi consacra l'Arrivabene, a pag. 621 e segg.; e il nostro Autore, al Cap. X.
      Pag. 153. – Qual fosse l'origine di tal'inimicizia non è detto.
      Vedi il nostro Autore a pag. 135 e 136, dove riporta un luogo di Dino Compagni, ed ivi la nota 3 della pag. 135, e la nota 1 della pag.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Arrivabene Dante Beatrice Vita Nova Gemma Manetti Gemma Xantippe Socratis Perversos Piccarda Corso Donati Piccarda Autore Anonimo Firenze Rosellino Tosa Cerchi Donati Capitolo Arrivabene Autore Autore Dino Compagni Arrivabene Boccaccio