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      Le cravatte morbide apparivan simili a corde non appena se l'eran messe al collo.
      Per l'enorme quantità di biancheria facendo il bucato due volte all'anno e tenendo la roba da lavare chiusa negli armadi, davano agio al tempo di imprimervi le tinte giallastre della vecchiaia; tutto poteva dirsi un perfetto esempio di mal garbo e di senilità onde anche i loro lineamenti, appassiti, e flosci com'eran gli abiti malconci, sembravano usati, coriacei e facevan smorfie. La negligenza generale nei vestiti, sempre incompleti e privi di freschezza come sono per lo piú in provincia, dove insensibilmente si è usi a non vestirsi gli uni per gli altri, e a non badare al prezzo di un paio di guanti, era in perfetto accordo con la misantropia dei Cruchot.
      L'orrore per la moda era il solo punto su cui si intendessero crusciottiani e grassinisti. Il parigino avvicinava il suo occhialetto per esaminare i singoli accessori della sala, i travicelli del solaio, il colore delle intarsiature e i puntini che vi avevano impresso le mosche, tanto numerosi da bastare alla punteggiatura dell'intera Enciclopedia Metodica o del Monitore; i giuocatori levarono il naso dalle cartelle e presero ad osservarlo con quella stessa curiosità con cui avrebbero contemplato una giraffa. Anche il signor des Grassins e suo figlio, ai quali la figura di un damerino non pareva cosa strana, subirono il contagio di quello stupore, e, sia che cedessero alla suggestione d'un sentimento comune, sia che vi partecipassero, nelle occhiate piene d'ironia parevano dire ai compagni:


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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