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      .. po... potete pur dirlo... Ma no, è meglio lasciar correre. -
      Quella risposta fu per la giovanetta un colpo di fulmine. Le lontane speranze che cominciavano a spuntarle in cuore, crebbero d'un tratto, presero forma e caddero come un mazzo di fiori appassiti.
      Ieri si era attaccata a Carlo con tutti i vincoli di felicità che uniscono le anime, ed oggi il dolore veniva a rafforzarli; poiché è nell'indole nobile della donna commuoversi meglio al rude aspetto della miseria che agli splendori della fortuna. Come mai il sentimento paterno aveva potuto estinguersi nell'anima di Grandet? Che delitto aveva commesso Carlo? Mistero! Già il suo amore nascente brancolava nell'ignoto. Tornò tutta tremante, e, quando giunse nella vecchia strada oscura già cosí lieta per lei, le sembrò triste, e vi respirò per la prima volta quella malinconia che tempi e cose vi avevano impresso. L'amore le aveva già insegnato le sue astuzie piú fini, e a qualche passo da casa ella precedette il padre, aspettandolo presso l'uscio dopo aver picchiato, mentre questi, veduto in mano al notaio un giornale ancora chiuso nella fascetta, gli domandava:
      - A quanto la rendita oggi?
      - Voi non volete darmi retta, Grandet - rispose Cruchot; - ma io vi consiglierei di comprarne subito. V'è ancora il venti per cento di guadagno in due anni, oltre gl'interessi a un tasso vantaggioso... Cinquemila franchi di rendita per ottantamila, è ottanta franchi e cinquanta centesimi.
      - Vedremo, - disse l'altro, grattandosi il mento.
      - Dio mio!


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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